mercoledì 8 gennaio 2020

Il tour delle librerie de casa mia. Parte I: libri.

Ciao a tutti, accaniti lettori e non, spero che abbiate passato delle ottime vacanze, riposanti e divertenti.
A fine anno di solito si fa un recap di tutto: vita, libri, lavoro, soldi, amore, insomma la qualunque.
A inizio anno invece si fa l'elenco dei buoni propositi.
Ecco, io sono abbastanza vecchia da sapere che i veri buoni propositi non esistono e che se uno deve aver bisogno di farne la lista sta messo peggio di quello che crede. Comunque mi è sembrato un ottimo momento per parlare di un argomento bellissimo, di cui di solito non frega una mazza a nessuno tranne a colui che parla: il recap dei propri libri. Quelli amati, quelli odiati, quelli lasciati a metà, quelli divorati e riletti e poi riletti ancora. Quelli di cui non sono mai abbastanza le edizioni che si possiedono.

Insomma un tour guidato tra gli scaffali della lettrice qualunque che scrive questo blog.
Preparatevi che sarà lunga. Molto lunga. Per alcuni troppo e molleranno dopo poche righe, ma fa niente.

Vorrei premettere alcune cose: tutte le mie librerie sono Ikea e sono bianche, perché trovo che siano eleganti e che non stanchino alla lunga, come potrebbe fare qualcosa di più "invasivo" e colorato; la maggior parte dei miei manga (circa 800) e circa 200 altri libri sono nella mia casa natale, perché qui non ho spazio a sufficienza; inoltre, tutti i libri che ho li ho comprati da me, al massimo mi sono stati regalati da amici/parenti/compagna dopo mia richiesta. Quindi nessuno mi paga per fare pubblicità a caso.
Metterò un sacco di foto, spero che non sia troppo pasticciato il tutto perché non sono abituata a usarne tante!

Iniziamo dalla libreria che mi piace di più, perché probabilmente è la più ordinata...forse solo nella mia testa!
I miei scaffali #Adelphi sono tra quelli che amo di più perché le trovo edizioni elegantissime e belle a vedersi tutte vicine. Purtroppissimo ne ho tanti ed eccedono la capienza di uno scaffale, pazienza!


Di questa casa editrice adoro soprattutto i libri di Alan Bennett e Stephan Zweig, sono due "mostri" nel loro genere. Le opere teatrali del primo sono quanto di più nero il british humor ci può offrire e le storie brevi del secondo (nonché i suoi saggi biografici) quanto di più introspettivo. Ma non dimentichiamo anche la cara Shirley Jackson che ha scritto (tra le varie) Abbiamo sempre vissuto nel castello, che io trovo essere un piccolo capolavoro!
Anche Simenon è tradotto da Adelphi e di lui vi consiglio soprattutto i racconti singoli, ma solo per mio gusto personale. Per fare un nome, La camera azzurra.
Nello scaffale inferiore, ci sono libri da varie case editrici che non metto da soli perché sono (ancora) troppo pochi e quindi ho insieme #MinimumFax, #BlackCoffee, #Clichy, #Iperborea, #Beat, #Fazi, #Guanda, #BigSur, #NNE e #66th2nd. Di questi non posso non menzionare il libro che nel 2019 è stato il mio preferito e che, nella mia personale classifica generale, sta verso la 4a posizione: Stoner, un romanzo scritto negli anni '60 che per fortuna è stato riscoperto di recente. Di Chiamami col mio nome (mio romanzo del 2018) vi ho parlato fino allo sfinimento), mentre invece non vedo l'ora di leggere la trilogia di Bois Sauvage di Jesmyn Wards, pubblicata da NNE che fa sempre delle copertine da URLO.



Più in basso si trova lo scomparto Shakespeare, un altro dei miei preferiti: ci sono edizioni che ho preso durante i miei viaggi a Londra, nelle sortite allo shop del Globe Theatre, ossia il volume in folio dell'Opera Omnia del Bardo, il volume in folio di Romeo&Juliet, l'edizione annotata Oxford sempre di R&J, i fumetti tratti dalle sue opere (purtroppo non ho tutti i miei preferiti), il saggio famosissimo di Harold Bloom, l'opera poetica, i vari drammi (non tutti, non ancora). E poi l'angolino del maniaco: penna e calamaio, notes, puntatore laser con il teschio di Hamlet e tre libriccini rilegati in pelle ognuno con un dramma e alcuni sonetti. Ho il sospetto che sia uno scaffale ancora work in progress, ma lo adoro!!
Le scatoline di fiammiferi dedicate ai libri che si vedono un po' ovunque le ho prese nelle librerie indipendenti (da #Verso a Milano e da #Altroquando a Roma).



Il prossimo scaffale è quello dei miei #libribelli. Sono belli per il contenuto, ma anche se non avessero un bel contenuto sarebbero il classico caso di "giudicare un libro dalla copertina": l'edizione illustrata del Signore degli Anelli, le edizioni #Oscarvault di alcuni dei più grandi classici di tutti i tempi, le edizioni in pelle #Barnes&Nobles e due edizioni di Poe (ma ne ho molte altre...); praticamente parlano da sole, non sono stupende oltre ogni dire? Ovviamente è una domanda retorica...




Al di sotto, c'è lo scaffale #ClassiciMondadori, anche questo molto elegante (nero, perlopiù) in cui ci sono il cofanetto che racchiude i due volumi in copertina rigida del Faust di Goethe, l'edizione in copertina rigida del Paradiso Perduto di Milton, una raccolta sempre in copertina rigida di poeti romantici inglesi e poi tutta una serie di libri di vari generi e autori: fantascienza e classici come Dante, Dostoevskij, Dumas. Chiudono lo scaffale i #Meridiani, che io personalmente amo alla follia, grazie anche alla loro carta sottilissima e liscia.





Nell'ultimo ripiano in basso ci sono alcuni comics italiani e stranieri, che prima o poi finiranno nella libreria apposita; per ora sono rimasti V per Vendetta, Il Corvo, Edward Scissorhands, Maus (leggetelo!!!), i vari RatMan e altri graphic novel (Jane Austen e Baricco su tutte).



Questa era solo la prima libreria!!!

Le tre successive sono assolute new entry, arrivate da pochissimo e ancora in progress, ma sono molto fiera di come stanno venendo, sono riuscita a dividere alcuni generi e a creare un ordine che forse vedo solo io ma giuro che c'è!
Lo scaffale più in alto è dedicato alle saghe familiari, di cui la prima dei Cazalet e la seconda dell'amica geniale (ancora non le ho lette, speriamo bene)!
Subito sotto, ci sono libroni di una certa importanza, ossia l'edizione annotata dalla società leopardiana dello Zibaldone, un libro che mi ha fatto sbavare mesi prima di poterlo comprare, il cofanetto che contiene l'edizione in copertina rigida in due volumi di Guerra e Pace (graziegraziegrazie, #Einaudi) e Il grande libro degli Haiku, dedicato a questa stupenda forma di poesia giapponese con kanji-romaji-traduzione dei componimenti più importanti di questa corrente.




Dall'altro capo dello stesso scaffale ci sono delle edizioni particolari di libri che avevo già: il volume unico dei romanzi finiti di Jane Austen, gli #OscarBaobab illustrati di Macbeth e Memorie dal sottosuolo, Dracula, 1984, il popup di The Raven di Poe, due edizioni di Frankenstein (una bellissima della #LindauEdizioni che ci ha riportato la prima stesura del 1818 e una illustrata meravigliosa uscita in occasione del 200esimo anniversario).


Inoltre c'è anche S. La nave di Teseo, un libro interattivo con inserti, cartoline, fazzoletti, annotazioni a margine, una vera esperienza di lettura a 360 gradi.



Il ripiano sottostante è ancora work in progress, per ora ci sono solo dei libri in copertina rigida di arte/fotografici.
Più sotto ci sono gli scaffali dedicati alle biografie/autobiografie e alla storia. L'angolo più importante è riservato al mio preferito in assoluto, l'uomo, il mito, il dio che ha cambiato il mondo: Alessandro Magno. Ovviamente c'è spazio per altre sue biografie che magari usciranno. A queto proposito devo confessare di essere la prima stalker della #FondazioneValla per il terzo e ultimo (credo) volume su di lui (sono i due libri verdini in foto) che sto aspettando ormai dal 2017 e che non vede la luce, ma io ci spero troppo. Credo mi abbiano messo in blacklist ormai, viste le mail semestrali che mando piangendo e scongiurandoli di pubblicarlo!!
All'altro capo dello scaffale ci sono i libri di Alberto Angela, che divulga forte e chiaro e ci piace tanto (due sono anche con dedica)



Ebbene sì, nella parte storica propriamente detta, ho sia il Mein Kampf che il Diario di Anne Frank (anzi, tutti gli scritti, volume stupendo, copertina rigida #Einaudi, uscito di fresco), perché bisogna comunque informarsi anche sul dark side of the moon (intendo Hitler, ovviamente), così come ho la storia dell'Uomo Rosso e del Giappone. Non mancano le biografie di Cleopatra, La storia della Morante e alcuni saggi di Bill Bryson che a me piace tanto (non vedo l'ora di leggere quello sul corpo umano). A parte vi segnalo due libri sulla fisica: L'Universo Elegante e La Trama del Cosmo di Greene, uno che scrive talmente bene da avermi fatto innamorare della fisica (io che ne so meno di zero). Dategli una possibilità!!




Libreria successiva: nello scaffale in alto c'è una parte della mia collezione #Feltrinelli, il resto è nell'altra casa, per ora. Non sono edizioni pregiate, ma sono carine da vedersi tutte insieme:


Mentre decido dove sistemarli, qui abbiamo anche delle edizioni di fiabe e non che sono particolari: c'è il volume Favole di Victoria Frances che disegna da dio, Lo spiacevole ritorno dello zio Tibia (chi come me è figlio degli anni '80 sa di cosa parlo), una bellissima edizione di Alice in Wonderland (rilegata in pelle), la serie Piccole Ossa e Mortina e altre. Per i #funkopop che si intravedono un po' ovunque magari faccio un post a parte altrimenti questo non finirebbe più!


Sotto c'è uno scaffale fantascienza/horror con Matheson, Gaiman, Dick e con il box di Hellraiser che conteneva oltre ai libri anche il cubo malefico che dà inizio a tutto.



Sotto ci sono le poesie, con volumi di varie edizioni e case editrici, spesso doppi o comunque che contengono dei doppioni...ce ne sono parecchi in giro (è dura la vita per noi #bookmaniacs)... Da Alda Merini a Rimbaud, da Keats a Baudelaire, ogni tanto nella vita la poesia ci sta e basta.




Terza nuova libreria: la maggior parte di questi scaffali sono della mia dolce metà e c'è un motivo specifico per questa precisazione. Io detesto (in linea generale, non è sempre vero) i gialli e i thriller. Non li reggo proprio, mi annoiano a morte. Ovviamente ci sono regali eccezioni, vedi Agathina Christie a cui voglio tanto bene, libri sfusi tipo Il silenzio degli innocenti (ma di Harris solo quello) e pochi altri. Ad alcuni non darò mai una possibilità, ad altri forse sì (è il massimo che posso promettere).
Lo scaffale dei Maigret è in corso perché sono 15 e li stiamo prendendo a poco a poco (sono bellissimi a vedersi, ovviamente #Adelphi). Ho già calcolato lo spazio ed entreranno tutti su uno scaffale (*occhioni sbrilluccicosi*).



Seguono due scaffali di libri in lingua originale, uno dedicato a vari libri, tra cui Jaws (figo, più del film), THUG (stupendo sulla fiducia), una biografia di Jane Austen e un saggio molto divertente sui suoi romanzi (se leggete in lingua recuperatelo, in italiano non c'è). Vediamo anche il penultimo di Anne Rice, visto che la #longanesi ha deciso di privarci della traduzione delle ultime Cronache, stendiamo un velo pietoso) e uno dedicato al King of Horror (non poteva mancare): grandissime edizioni della Viking (le prime tre), tre della Hodder e Pet Sematary anche in audiobook (letto, scusate tanto, da Michael C. Hall, alias Dexter-tonight's-the-night).
C'è anche un libro piccino giapponese (ho scoperto dopo che è On writing), che ho comprato perché è un Birthday Book: ossia un libro di uno scrittore nato in un determinato giorno (si presuppone quello del possessore del libro stesso). Siccome io e lo zio siamo nati lo stesso giorno (FORSE l'ho già detto, scusate se mi lustro le unghie) ho DOVUTO comprarlo, voi mi capite sicuramente.


                    

Per lo zio non finisce qua, ovviamente. Essendo la sua fan numero 2 (non ci tengo a essere la prima...), non potevo non avere tutti i suoi romanzi-racconti-saggi-listadellaspesa. Una Billy (piccola) è dedicata tutta a lui (con tanto rispetto, sì). Dovrebbe mancare solo Buick8.



Benissimo. Possiamo passare all'altra parete, dove c'è una libreria grande e una piccola; della grande sono molto soddisfatta, perché sono riuscita a infilare tutti gli #Einaudi che possiedo e devo dire che vederli tutti lì mi fa un certo effetto benefico.
Il primo scaffale (un po' spurio in effetti, visto che ci sono anche tre #BUR e un #Mondadori) è dedicato ai classici (ed è forse il mio preferito). Mi dispiace che le mie foto non rendano giustizia a queste bellezze ma purtroppo sono un'incapace e non ci si può fare nulla!



Nello scaffale inferiore ci sono gli ET (altro formato, mannaggia a loro) e ritroviamo due dei miei scrittori preferiti, i due Mc: McCarthy e McEwan, diversissimi, ma strabilianti entrambi. Parliamo di robina tipo Trilogia della Frontiera (inchino richiesto) e Cortesie per gli Ospiti nonché Espiazione (scuuuuuuuusa). Alla fine ci sono anche Barnes e Kawabata (e che gli vuoi dire a Kawabata? Nulla!).


Nel ripiano inferiore c'è tutto Murakami (tutto tutto no, purtroppo ho cose nell'altra libreria, scusatemi se mi ripeto); Murakami è uno scrittore incredibile, e di lui ho quasi tutti i libri in doppia edizione. E qui devo dare PER FORZA la colpa alla #Einaudi: ma si può fare un'edizione bellissima (come quella qui sotto) dopo che uno ha comprato l'edizione precedente?!?!?!? Evidentemente sì, perché loro l'hanno fatto. E a me è toccato ricomprare tutto...purtroppo eh... Fortunatamente lo scaffale ha ancora spazio per quando usciranno gli altri libri che scriverà il caro Haruki-san (perché li stai scrivendo, vero??????).


Il primo libro della fila, L'Assassinio del commendatore, è diverso perché è illustrato da Noma Bar (oltre ad avere la copertina rigida) ed è semplicemente magnifico:

 

Ulteriore salto in basso e troviamo i SuperET (ma super perché sono alti e quindi non ci stanno nello scaffale degli ET???? Maledetti...) con un sacco di autori che mi piacciono molto, come Lansdale, McEwan, McCarthy, tomoni tipo 4321 di Auster e Infinite Jest di Wallace, Raymond Carver, Adichie, Niven e altri autori sfusi.

 

Poi ho metà scaffale dedicato a Baricco, perché a me come ben sapete fottesega se non piace a tutti, a me come scrive fa impazzire e lo leggo con piacere immenso. Tie'.


All'opposto ci sono alcuni libri "spuri" che devo ancora sistemare e non so dove, quindi sorvolo con classe...

Gli scaffali successivi purtroppo sono disordinatissimi, perché ci sono edizioni varie ed eventuali che non trovano collocazione altrove: #BUR, #mondadori (serie rossa), #garzanti, #TEA, #Newton, #Fazi, #Salani, #Corbaccio, #Rizzoli.
Di speciale menzione, non tanto per l'edizione quanto per il libro stesso, per Pomodori Verdi Fritti e Il Racconto dell'Ancella, strepitosi. Invece attenzione, la Rizzoli ha fatto uscire finalmente in Italia il diario di Aya-chan, ossia Aya Kito, Un Litro di Lacrime (e preparatevi a piangerle tutte e di più), il diario toccante e bellissimo di una ragazzina che si ammala di paralisi cerebellare. Straziante. Unico.
Qui c'è la sezione Umbertone Eco e altri classici sparsi. Una casa alla fine del mondo è il primo libro di Michael Cunningham che ho letto (ero all'università) e mi piacque un casino, tanto che poi comprai quasi tutti i suoi libri (non li ho tutti qui) che consiglio caldamente (anche quelli che non ho letto, sulla fiducia).





Passando alla libreria piccola, troviamo Anne Rice con le sue Cronache dei Vampiri (tutti tranne l'ultimo che acquisterò a breve in lingua originale per lo stesso motivo del penultimo). A me questa serie piace, anche se i libri non sono tutti allo stesso livello, ma chissenefrega, finché usciranno io li comprerò.
Poi lo scaffale Calvino: sei italiano, puoi prescindere da Calvino? NO.
Dopo Italone nazionale ci sono delle edizioni in lingua di classici che ho già, ma a me le edizioni #Collins piacciono da matti, quindi le ho prese lo stesso!




Poi finalmente posso mostrarvi Casa di Foglie, libro che ho cercato per ANNI e meno male che non l'ho trovato usato (come è successo per Tempesta Elettrica) perché la #66thand2nd l'ha ristampato in edizione pregiatissima che è stata mia al giorno zero.



Ultimi due scaffali, uno per altre edizioni #Adelphi (ma piccoli piccoli, perché non è che una casa editrice si può limitare a un solo formato, vero?!?!?!? Quindicimila bisogna farne...) e uno interamente dedicato a lui, il maghetto che ci ha fracassato i maron...ma no, cosa sto dicendo, il maghetto adorabile con il fulmine in fronte, insomma lui, Harry Pottah.




Ultimo ma non ultimo, sotto lo stereo, quale posto migliore per le biografie musicali! Come vedete, ormai lo scaffale è pieno, riderò molto quando ne avrò altri. Molto, molto.


Piccolo spazio (pubblicità) dedicato allo scaffale delle guide #LonelyPlanet (e poche altre), molto disordinato, lo ammetto (e anche incompleto, ahimè).


In ultimo un mini-scaffale dedicato ai libri che ho comprato in Giappone (non sono adorabili, così piccini??) e uno all'edizione in lingua originale del ventennale di Harry Potter (in costruzione, perché sono usciti solo i primi tre).


Le librerie con i soli libri sono finite (direte voi, era ora) ma, se pensavate che fosse tutto qua, resterete delusi (spero di no) perché quanto è vero che sono una bookmaniac, sono anche una fan del kindle: un dispositivo che mi permette non solo di portarmi dietro sempre tutta la mia libreria, ma di sottolineare tutto quello che voglio creandomi una cartella di ritagli. Cioè, scusate ma io *occhi a cuore*!!
Ho due tipi di kindle, il mio primo touch acquistato a giugno 2012, mai abbandonato, e il paperwhite di dicembre 2015, che mi permette di leggere al buio senza bisogno di lampadina. Insomma, un sogno.
Nelle varie cartelle sono suddivisi un migliaio di libri, della maggior parte dei quali ho anche la versione cartacea. Di alcuni non la avrò mai, di altri prima o poi sì. Insomma è tutto un divenire!!
Il kindle è anche il luogo ideale per i guilty pleasure, i libri di cui ci si vergogna, con cui non vorremmo MAI E POI MAI essere viste.
Ecco, io un paio di volte l'anno ho bisogno di leggere dei libri che so che sono delle emerite schifezze, ma ne sento comunque il richiamo imperativo. È così che ho letto la trilogia delle sfumature, alcuni volumi presi completamente a caso mentre erano a 0 euro (non pagherei mai per sta roba) su amazon&co e cose del genere. Mi diverto a demolirli, cosa posso farci.
Per me non vale assolutamente il detto "basta che leggi": ma caxxo dici????? No, che non basta! Bisogna fare attenzione a quello che si legge perché un conto è leggere Harry Potter a 12 anni, un conto Tuailait. Insomma eh, non facciamo confusione!!

Adesso abbiamo davvero finito.
Se vi interessa, il post successivo è  sulla seconda parte del tour, con le mie librerie dei fumetti (sarebbe stato davvero troppo lungo fare un post con tutto).
Se avete suggerimenti per eventuali modifiche o idee per ordinare i libri in maniera diversa, io sono qua e sono tutta orecchie!

Anarchic Rain

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