lunedì 4 novembre 2019

Persone, maschere e spaventapasseri. Una storia personale dagli anni '60 ad oggi

TITOLO: In una sola persona
AUTORE: John Irving
EDIZIONE: BUR
PAGINE: 552
VERSIONE LETTA: cartacea 
VALUTAZIONE IN DECIMI: 8 e 1/2



Ho comprato questo libro a metà dell'estate, ne avevo sentito parlare molto tempo fa e mi incuriosiva il tema. È un libro classificabile come letteratura LGBTI, ma non è un libro per tutti.

A me è piaciuto un sacco, l'ho letto in due giorni, ma ieri sera ho avuto molta difficoltà quando ha iniziato a parlare del decennio 85-95, anzi, quando ha iniziato a fare la telecronaca delle morti per AIDS di quel periodo. Ci vuole coraggio a scrivere di quello. Coraggio e dolcezza, e mi sembra che a Irving non difetti nessuno dei due.

Come dice un personaggio alla fine del libro, in questo libro si parla di gay, lesbiche, bisessuali, trans ed etero come se tutti fossero "normali". E la verità che emerge è che è proprio così.
Se non fosse un libro così crudo, lo consiglierei come lettura di narrativa per le superiori. Ma forse è troppo. O forse mi ricordo delle mie superiori mentre oggi, chissà, è diverso.
Non lo so.
A me sembra che non cambi poi di molto la gente.

Quantomeno oggi se ne parla.

Il linguaggio di Irving è sboccato ma non in modo invadente (tranne quando vuole realmente esserlo) e sono rarissimi i momenti delicati, ma sono lì, come perle in un'ostrica: bisogna essere molto fortunati e saperli cogliere.
L'amore del protagonista per Miss Frost o per Larry, la "strana coppia" formata da Mr Bovary e da suo padre, l'amicizia incredibilmente forte come l'acciaio tra lui e Elaine.

Non mancano i momenti scanzonato, ma sono ancora di meno di quelli dolci e sono concentrati soprattutto nel rapporto di Billy con il nonno e lo zio. Due personaggi, per quanto mi riguarda, grandiosi anche se compaiono come secondari. In effetti è da loro che partono gli stimoli che aiutano Billy a crescere.
Da loro più che dai suoi genitori...il padre desaparecido e la madre con un sacco di turbe non risolte.
Ma il primo grande amore di Billy avrà su di lui un'influenza non solo potentissima, ma anche duratura. Saranno le prime parole che Miss Frost gli rivolge a chiudere (in bellezza e coerenza) il libro.

Non dimentichiamo che tutto il libro è anche una delle più grandi storie d'amore tra un essere umano e la letteratura: mi ha fatto venir voglia di rileggermi tutti i classici che già amo e tutto il teatro di Shakespeare!!

Forse più di tutto mi è piaciuto il senso di completezza che ho provato all'ultima parola, ma in realtà tutta la storia mi ha assolutamente coinvolta, anzi, mi ha avvolta come in una coperta di Linus, i  cui ho potuto essere al sicuro per un po'. E forse un pizzico di quella sicurezza me lo porterò dentro perché ormai è parte di me.

Lo consiglio?
Domanda difficile. Solo se si è pronti a un'immersione totale e a volte dolorosa in un mondo che per molto tempo è stato considerato di serie Z. O non considerato affatto.

Anarchic Rain


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