lunedì 19 marzo 2018
Le più belle citazioni della letteratura mondiale. Parte II.
Rieccoci al secondo appuntamento con le frasi più belle dei libri (se siete curiosi, qui il primo).
Cosa ci colpisce di più di un libro? Un libro deve avere un bell'incipit, senza dubbio, e anche una bella frase di chiusura. Ad effetto, così da rimanerci impressa a lungo, e anche quando l'avremo dimenticata, potremo dire "ricordo che era bellissima".
Ma ovviamente deve avere anche sostanza. E la sostanza di un libro è data dalle parole e dalla loro sequenza, dal filo logico che le incatena l'una all'altra, dalla prima all'ultima.
Quelle che ho raccolto qui sono dei fari sulla strada della mia vita.
Demian: La vita di ogni uomo è una via verso se stesso, il tentativo di una via, l'accenno di un sentiero. Nessun uomo è stato mai veramente se stesso, eppure ognuno cerca di diventarlo, chi sordamente, chi luminosamente, secondo le possibilità. [...] ognuno è una rincorsa della natura verso l'uomo.
Demian: Quando odiamo un uomo, odiamo nella sua immagine qualcosa che sta dentro di noi. Ciò che non è in noi non ci mette in agitazione.
Questo piccolo grande amore: Non appartiene alla luce, ma alla bellezza la velocità più alta.
L'ora delle streghe: Ciò che fa schiudere i fiori e cadere i fiocchi di neve deve contenere una saggezza e un segreto finale belli e complessi quanto la camelia in fiore o le nubi che si radunano lassù, bianche e pure nell'oscurità.
Il cimitero senza lapidi e altre storie nere: Per me era una questione di fede: tutte le vecchie case vuote erano frequentate da fantasmi.
Il demone incarnato: A me piace rileggere cose che conosco già. E' come ascoltare in continuazione la tua canzone preferita.
I fiori del male: Da Satana o da Dio, che importa? Angelo o Sirena, cosa importa? Tu rendi meno schifoso l'universo e meno pesante ogni momento.
Novecento: Negli occhi della gente si vede quello che vedranno, non quello che hanno visto.
Credo in unam: Splendida e radiosa, dal cuore degli oceani tu sorgerai, spargendo sul vasto Universo l'amore infinito con un infinito sorriso! Il mondo vibrerà come un'immensa lira nel fremito di un bacio senza fine! -Il mondo ha sete d'amore: tu verrai a placarla.
Breve storia di quasi tutto: La storia di ogni singola parte della Terra, così come la vita di un soldato, è fatta di lunghi periodi di noia e brevi periodi di terrore.
Io sono di legno: Io non vorrei essere Mia, vorrei essere di qualcuno, sapere di appartenergli e non muovermi da lì. Mia è un nome solo. Preferirei chiamarmi Tua.
Io sono di legno: Il destino, te ne accorgi che c'è quando guardi indietro, mai quando guardi avanti.
Il Signore degli Anelli: Noi preferiamo non dire una cosa, se non vale la pena di perdere molto tempo per dirla e ascoltarla.
Il piccolo principe: Non si vede bene che col cuore. L'essenziale è invisibile agli occhi.
Do you think you're clever?: Growing old is like being increasingly penalized for a crime you haven't committed.
Pomodori verdi fritti al caffè di Whistle Stop: Accidenti a me, proprio non saprei dirle quand'è che sono diventata così vecchia. Mi è piombato addosso senza che me ne rendessi conto.
Il vangelo secondo Biff: L'amore non è una cosa a cui si pensa, ma una condizione in cui si dimora.
Di che cosa parliamo quando parliamo di libri: Ogni forma di limitazione, autoimposta o imposta dalla società, è un crimine contro la natura. Se si vuole qualcosa, bisogna prenderselo. A qualunque prezzo. Il coraggio è un dovere, il conformismo un vizio.
Dostoevskij: Terra, roccia e foresta, un paesaggio tragicamente elementare, ecco le profondità del volto di Dostoevskij.
Dostoevskij: Vivere giustamente significa per lui vivere interamente e intensamente il bene e il male, e viverli nel modo più assoluto e più inebriante.
Tutto Sherlock Holmes: Una volta escluso l'impossibile, ciò che resta, per quanto improbabile, non può che essere la verità.
Oltre il confine: Tutto è necessario. Ogni minimo particolare. E' questa in fondo la lezione. Non si può fare a meno di nulla. Nulla può venire disprezzato. Perché, vedi, non sappiamo dove stanno i fili. I collegamenti. Il modo in cui è fatto il mondo. Non abbiamo modo di sapere quali sono le cose di cui si può fare a meno. Ciò che può venire omesso. Non abbiamo modo di sapere che cosa può stare in piedi e che cosa può cadere. E quei fili che ci sono ignoti fanno naturalmente parte anch'essi della storia e la storia non ha dimora né luogo d'essere se non nel racconto, è lì che vive e dimora e quindi non possiamo mai aver finito di raccontare.
Pet sematary: Quello che ottieni a qualsiasi costo è tuo. E quello che è tuo prima o poi torna da te.
Different seasons: Memory is a pretty subjective thing, Red. [...] If enough people want you to remember something, that can be a pretty powerful persuader.
Different seasons: It isn't just a piece of paper that makes a man. And it isn't just a prison that breaks one, either.
Different seasons: The most important things are the hardest things to say. They are the things you get ashamed of, because words diminish them - words shrink things that seemd limitless when they were in your head to no more than living size when they're brought out. But it's more than that, isn't it? The most important things lie too close to wherever your secret heart is buried, like landmarks to a treasure your enemies would love to steal away. And you may make revelations that cost you dearly only to have people look at you in a funny way, not understanding what you've said at all, or why you thought it was so important that you almost cried while you were saying it. That's the worst, I think. When the secret stays within, not for want of a teller but for want of an understanding ear.
Christine: L'amore è il più antico degli assassini. L'amore non è cieco. L'amore è un cannibale con una vista estremamente acuta. L'amore è un insetto che ha sempre fame.
The eyes of the dragon: People's mind, particularly the minds of children, are like wells - deep wells full of sweet water. And sometimes when a particular thought is too unpleasant to bear, the person who has that thought will lock it into a heavy box and throw it into that well. He listens for the splash and then the box is gone. Except it is not, of course. Not really. [...] Even the deepest well has a bottom and just because a thing is out of sight doesn't mean it is gone. It is still here, resting at the bottom. [...] The casket those evil, frightening ideas are buried in may rot, and the nastiness inside may leak out after a while and poison the water and when the well of the mind is badly poisoned, we call the result insanity.
Misery: How its heart beats! How it struggles to get away! As we do, Paul, as we do. We think we know so much, but we really don't know any more than a rat in a trap - a rat with a broken back that thinks it still wants to live.
Chiamami col tuo nome: Ogni cellula del mio corpo crede che ogni cellula del tuo corpo non debba morire, mai, ma se proprio deve, che muoia allora dentro il mio corpo.
Spero vi siano piaciute queste citazioni. Ne ho scartate centinaia di altre. Magari farò un altro post simile, più in là, quando vi sarete dimenticati di questo.
Anarchic Rain
domenica 18 marzo 2018
L'amore è universale, l'amore è anarchia, l'amore non conosce limiti
TITOLO: Chiamami col tuo nome
AUTORE: Andre Aciman
EDIZIONE: Guanda
PAGINE: 271
VERSIONE LETTA: cartaceo e kindle
VALUTAZIONE IN DECIMI: 10-
Non siamo stati composti per un solo strumento; né tu, né io.
Purtroppo mi sono incuriosita del libro solo dopo aver visto il trailer del film.
Per fortuna l'ho letto senza averlo visto (non ho trovato l'ebook in lingua originale e l'ho letto in italiano....uff).
E' stata un'esperienza bellissima.
Da anni ormai io e lo yaoi andiamo a braccetto. Cos'è lo yaoi? Semplicemente una storia d'amore che vede coinvolti due maschi. Derivo il termine dai manga giapponesi a tema, che adoro tanto leggere (valla capire la psiche di una trentacinquenne, quasi trentaseienne) e lo applico ogni volta si parla di "boys love". Perché? Perché sono una yaoista convinta, vedo yaoi ovunque, creo ship come se fossero necessarie per vivere (se non ci credete, leggete la mia chiacchierata su Sherlock Holmes, e se siete fan di Buffy the Vampire Slayer pensate al crossname Spiles).
Quindi quando ho saputo che c'era questo libro che parlava del primo amore di un ragazzo di diciassette anni verso un uomo di ventiquattro, non è che mi ci sono fiondata sopra. Di più. E infatti l'ho letto in un giorno (blocco del lettore? CIAONE!), complice anche un viaggio in treno di tre ore: non sono proprio riuscita a staccarmi dalle pagine.
Come quando ogni cosa va al posto giusto e d'improvviso ti rendi conto che per diciassette anni non hai fatto altro che trafficare con la combinazione sbagliata.
Vediamo un po' cosa mi è piaciuto.
I protagonisti: sia Elio che Oliver sono fantastici. Sono reali, si comportano in un modo in cui tutti (a prescindere dal sesso) si possono riconoscere. Il primo amore quando arriva ci sconvolge, ma ci dimentichiamo che tutti ne hanno avuto uno e tutti si sono comportati allo stesso modo.
Elio prova ad essere più grande della sua età, ma solo a volte, perché in realtà è davvero più maturo di ogni altro diciassettenne che conosce. Semplicemente è cresciuto in un modo diverso, in una casa diversa (per una volta in senso positivo), e questo gli permette di vivere il suo amore per Oliver senza drammi (al di là di quelli relativi appunto al primo amore, ma quello non c'entra).
Oliver in tutto questo sgama subito Elio (vorrei vedere, ha sette anni di più e molta più esperienza) e all'inizio cerca di allontanarlo per fare la persona matura, poi invece cede all'amore. E quando finalmente smettono di fare i ragazzini che giocano a fare gli adulti e si lasciano andare entrambi, è davvero bellissimo e la magia quasi palpabile.
La scrittura di questo autore mi è piaciuta molto, anche se può sembrare priva di originalità o persino un po' banale, all'inizio. Invece è immediata e vola via veloce, anche quando dice cose importanti, quasi si vergognasse, quasi volesse dirle ma anche nasconderle, come quando tace e ci fa intuire cose che accadono senza dirle davvero.
Invece, senza ombra di dubbio, il personaggio secondario migliore di tutto il libro è il padre di Elio, il professore che accoglie Oliver nella sua casa. Una persona squisita, il padre che tutti (omosessuali e non) vorrebbero avere, di rara sensibilità, dolcezza e intelligenza. Mi ha conquistata in un attimo.
Sei troppo sveglio per non capire che tra voi c'è stato qualcosa di speciale.
La storia in sé è bellissima: il primo amore, il passaggio da ragazzo a uomo, il dolore della perdita e la gioia del ricordo.
Il primo amore porta confusione, all'inizio, poi dubbi, poi scoraggiamento, poi felicità. Ti fa maturare, ti delinea anche, un po', ti indica la strada per diventare l'uomo che sarai. Poi sembra ucciderti perché quando finisce (e ogni primo amore che si rispetti finisce) niente sembra avere più senso. E invece poi il senso riappare, quando capisci che non è tutto lì e che quello che hai vissuto sarà per sempre unico nel tuo cuore e ne sarai per sempre influenzato. Rimarrà solo un ricordo dolce in fondo ai tuoi pensieri, come un profumo che ti ricorda una cosa bella che non tornerà più senza la parte malinconica della faccenda.
Quando saremo vecchi, parleremo ancora di questi giovani come se fossero due sconosciuti che abbiamo incontrato sul treno, che ammiriamo e vorremmo aiutare. E ci verrà da chiamarla invidia, perché chiamarlo rimpianto ci spezzerebbe il cuore.
Elio e Oliver si rivedono ogni tanto, per anni, dopo quella prima meravigliosa estate. Ma tutto è cambiato ovviamente.
E dopo vent'anni, quando entrambi hanno il coraggio di ammettere che si amano (anche se non staranno mai più insieme) c'è uno dei finali più belli che abbia mai letto (grazie per le lacrime, André, no, davvero, eh):
"Sono come te" ha detto. "Mi ricordo tutto".
Mi sono fermato un secondo. Se ti ricordi tutto, volevo dirgli, e se sei davvero come me, allora domani prima di partire o quando sei pronto per chiudere la portiera del taxi e hai già salutato gli altri e non c'è più nulla da dire in questa vita, allora, una volta soltanto, girati verso di me, anche per scherzo, o perché ci hai ripensato, e, come avevi già fatto allora, guardami negli occhi, trattieni il mio sguardo, e chiamami col tuo nome.
Anarchic Rain
AUTORE: Andre Aciman
EDIZIONE: Guanda
PAGINE: 271
VERSIONE LETTA: cartaceo e kindle
VALUTAZIONE IN DECIMI: 10-
Non siamo stati composti per un solo strumento; né tu, né io.
Purtroppo mi sono incuriosita del libro solo dopo aver visto il trailer del film.
Per fortuna l'ho letto senza averlo visto (non ho trovato l'ebook in lingua originale e l'ho letto in italiano....uff).
E' stata un'esperienza bellissima.
Da anni ormai io e lo yaoi andiamo a braccetto. Cos'è lo yaoi? Semplicemente una storia d'amore che vede coinvolti due maschi. Derivo il termine dai manga giapponesi a tema, che adoro tanto leggere (valla capire la psiche di una trentacinquenne, quasi trentaseienne) e lo applico ogni volta si parla di "boys love". Perché? Perché sono una yaoista convinta, vedo yaoi ovunque, creo ship come se fossero necessarie per vivere (se non ci credete, leggete la mia chiacchierata su Sherlock Holmes, e se siete fan di Buffy the Vampire Slayer pensate al crossname Spiles).
Quindi quando ho saputo che c'era questo libro che parlava del primo amore di un ragazzo di diciassette anni verso un uomo di ventiquattro, non è che mi ci sono fiondata sopra. Di più. E infatti l'ho letto in un giorno (blocco del lettore? CIAONE!), complice anche un viaggio in treno di tre ore: non sono proprio riuscita a staccarmi dalle pagine.
Come quando ogni cosa va al posto giusto e d'improvviso ti rendi conto che per diciassette anni non hai fatto altro che trafficare con la combinazione sbagliata.
Vediamo un po' cosa mi è piaciuto.
I protagonisti: sia Elio che Oliver sono fantastici. Sono reali, si comportano in un modo in cui tutti (a prescindere dal sesso) si possono riconoscere. Il primo amore quando arriva ci sconvolge, ma ci dimentichiamo che tutti ne hanno avuto uno e tutti si sono comportati allo stesso modo.
Elio prova ad essere più grande della sua età, ma solo a volte, perché in realtà è davvero più maturo di ogni altro diciassettenne che conosce. Semplicemente è cresciuto in un modo diverso, in una casa diversa (per una volta in senso positivo), e questo gli permette di vivere il suo amore per Oliver senza drammi (al di là di quelli relativi appunto al primo amore, ma quello non c'entra).
Oliver in tutto questo sgama subito Elio (vorrei vedere, ha sette anni di più e molta più esperienza) e all'inizio cerca di allontanarlo per fare la persona matura, poi invece cede all'amore. E quando finalmente smettono di fare i ragazzini che giocano a fare gli adulti e si lasciano andare entrambi, è davvero bellissimo e la magia quasi palpabile.
La scrittura di questo autore mi è piaciuta molto, anche se può sembrare priva di originalità o persino un po' banale, all'inizio. Invece è immediata e vola via veloce, anche quando dice cose importanti, quasi si vergognasse, quasi volesse dirle ma anche nasconderle, come quando tace e ci fa intuire cose che accadono senza dirle davvero.
Invece, senza ombra di dubbio, il personaggio secondario migliore di tutto il libro è il padre di Elio, il professore che accoglie Oliver nella sua casa. Una persona squisita, il padre che tutti (omosessuali e non) vorrebbero avere, di rara sensibilità, dolcezza e intelligenza. Mi ha conquistata in un attimo.
Sei troppo sveglio per non capire che tra voi c'è stato qualcosa di speciale.
La storia in sé è bellissima: il primo amore, il passaggio da ragazzo a uomo, il dolore della perdita e la gioia del ricordo.
Il primo amore porta confusione, all'inizio, poi dubbi, poi scoraggiamento, poi felicità. Ti fa maturare, ti delinea anche, un po', ti indica la strada per diventare l'uomo che sarai. Poi sembra ucciderti perché quando finisce (e ogni primo amore che si rispetti finisce) niente sembra avere più senso. E invece poi il senso riappare, quando capisci che non è tutto lì e che quello che hai vissuto sarà per sempre unico nel tuo cuore e ne sarai per sempre influenzato. Rimarrà solo un ricordo dolce in fondo ai tuoi pensieri, come un profumo che ti ricorda una cosa bella che non tornerà più senza la parte malinconica della faccenda.
Quando saremo vecchi, parleremo ancora di questi giovani come se fossero due sconosciuti che abbiamo incontrato sul treno, che ammiriamo e vorremmo aiutare. E ci verrà da chiamarla invidia, perché chiamarlo rimpianto ci spezzerebbe il cuore.
Elio e Oliver si rivedono ogni tanto, per anni, dopo quella prima meravigliosa estate. Ma tutto è cambiato ovviamente.
E dopo vent'anni, quando entrambi hanno il coraggio di ammettere che si amano (anche se non staranno mai più insieme) c'è uno dei finali più belli che abbia mai letto (grazie per le lacrime, André, no, davvero, eh):
"Sono come te" ha detto. "Mi ricordo tutto".
Mi sono fermato un secondo. Se ti ricordi tutto, volevo dirgli, e se sei davvero come me, allora domani prima di partire o quando sei pronto per chiudere la portiera del taxi e hai già salutato gli altri e non c'è più nulla da dire in questa vita, allora, una volta soltanto, girati verso di me, anche per scherzo, o perché ci hai ripensato, e, come avevi già fatto allora, guardami negli occhi, trattieni il mio sguardo, e chiamami col tuo nome.
Anarchic Rain
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