venerdì 30 dicembre 2016
Pillole dell'ultimo mese
Vuoi o non vuoi, alla fine di ogni anno si fa un bilancio. Della vita, dei soldi rimasti, delle amicizie, della salute. E dei libri letti.
Vediamo un po' come mi è andata in questo ultimo periodo dell'anno.
Eravamo arrivati ad Auschwitz, continuiamo da qui:
- Io sono Helen Driscoll: Matheson è un mago con la penna, ma ho apprezzato di più i suoi vampiri leggendari;
- L'assassinio di Roger Ackroyd: una Christie in forma smagliante, ho adorato questo libro, davvero, lo considero il suo capolavoro (finora, prontissima a cambiare idea!);
- Né di Eva né di Adamo: Amelie Nothomb è decisamente un NO bello deciso per me, superficiale e vuota;
- Le prime quindici vite di Harry August: nonostante la poca originalità di un racconto sui viaggi nel tempo, questo libro inserisce degli elementi interessanti e innovativi, ma non è proprio il mio genere, mi sono un po' annoiata, alla fine;
- Il profumo delle foglie di tè: tremendo, una palla infinita su una protagonista odiosa e dei comprimari più evanescenti del vapore acqueo;
- Uscita per l'inferno: un King/Bachman sottotono, mi dispiace doverlo ammettere, questo libro è nettamente inferiore a tutto quello che ho letto del Re (ossia quasi tutto);
- Di cosa parliamo quando parliamo di libri: un bel saggio divertente e leggero su un argomento che più vasti non ce n'è: i libri, la mia grande passione (e vostra, che forse mi leggete);
- Addio all'estate: Bradbury inscena una "guerra" tra giovinezza e vecchiaia, con due protagonisti affascinanti e indimenticabili;
- Le nonne: tre racconti in questa raccolta, di cui mi è piaciuto tantissimo lo stile; il secondo è il mio preferito, la storia di Victoria, davvero coinvolgente;
- Una stagione selvaggia: primo libro del ciclo Hap&Leonard, mi è piaciuto abbastanza, soprattutto per la presenza di Leonard, sarcastico ai massimi livelli ma fedelissimo amico di quel poveraccio di Hap (che mi ha fatto più pena che altro);
- Dostoevskij: saggio di Zweig sul grandissimo scrittore russo; vi dico solo che mi ha fatto venire voglia di rileggermi l'intera bibliografia, l'ho adorato!
- Mia cara Jane: libretto epistolare completamente inventato sulla presunta storia d'amore tra Jane Austen e Tom Lefroy; avete visto il film Becoming Jane? Allora non vi serve leggerlo. Completamente dimenticabile;
- Hollow city. Il ritorno dei bambini speciali di Miss Peregrine: secondo capitolo della trilogia (che originalità eh?) che dovrebbe essere una ulteriore spinta a leggerla tutta; con me ha avuto l'effetto contrario. Tremendo. Ha peggiorato il peggiorabile del primo, i personaggi si sono assottigliati come carta velina e i colpi di scena non hanno colpito nessuno. Peccato, l'idea mi piaceva davvero.
Ecco qua. Ho finito. Ammetto che non ho resistito quest'anno e ho letto libri che già a priori sapevo che non avrei potuto apprezzare, ma speravo di essere smentita. Invece no.
Si vede che il mio fiuto di lettrice non mi tradisce più in modo eclatante.
Ora vedo se riesco a finire Alessandro e Cesare (Vite Parallele di Plutarco) così chiudo in bellezza!
Propositi per l'anno prossimo: ho fatto una lista di dodici libri per l'anno prossimo, quasi tutti superiori alle 2000 pagine ognuno. Vorrei leggerne almeno metà, tra cui la rilettura dei fratelli Karamazov, il mio libro preferito di sempre insieme a Guerra e pace.
Anarchic Rain
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