sabato 2 gennaio 2016

Elementi di stile nella scrittura di William Strunk jr

Una che si definisce kinghiana DOP non poteva di certo non leggere questo libricino di appena 94 pagine. Se il Re afferma senza ombra di dubbio che questo è l'unico libro sul mestiere di scrivere che è degno di essere letto, allora io ci credo.

Quindi l'ho letto. Ci si mette poco, sono pochissime pagine, piene di esempi, di consigli.

La cosa fondamentale è che mi sono divertita a leggerlo e finalmente ho capito perché a King piace tanto: perché lui scrive per divertirsi (e divertire) e un libro che spiega in modo divertente come scrivere non poteva certo passare inosservato.
Mi sono divertita perché è un manuale chiaro, semplice e senza sbavature. Non ti promette che diventerai un grande scrittore. Ti dice solo quali sono gli strumenti che dovresti avere per provarci.

E' adorabile, sul serio.

Oltre a essere divertente, questo libro, per quanto piccolo, è utilissimo. Io penso che se uno, dotato del minimo sindacale di talento, lo imparasse a memoria e lo applicasse ogni volta che tenta di scrivere qualcosa, diventerebbe un grande scrittore. Acclamato. Esultante, direi.

Nel libro sono espressi concetti chiari in forma semplice. Non fare questo, fai questo. Tutti sono in grado di capirli. Ma non basta leggere un libro per assimilarlo, per essere certi di applicarlo con criterio. E' questo che intendeva King quando diceva nel suo On writing che non bisogna solo leggere molto o scrivere molto. bisogna fare entrambe le cose.
L'edizione che ho io di questo libretto è del 2008 e i riferimenti a King (che a sua volta si riferisce a questo) sono innumerevoli. Se tutti ascoltassero i consigli congiunti di questi due scritti mi sa che avremmo un sacco di scrittori competitivi.

Come dice King, con parole più esplicite rispetto a Struk, "bisogna uccidere i propri bambini (i romanzi, cioè): durante la riscrittura di un libro (o racconto) bisogna cancellare (uccidere) tutte le parole inutili.
Non voglio (e non potrei nemmeno volendo) aggiungere nulla a quello che sta scritto magnificamente in queste 100 e meno pagine. Leggetelo, voi che aspirate alla gloria di Calliope, forse imparerete qualcosa.

Anarchic Rain

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